UN GIORNO TORNERO’ ALLE RICETTE…

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Vi sembrerà sciocco, ma da sempre, quando leggo un libro, ci sono parti di esso che colpiscono particolarmente il mio interesse.

Poi, nel tempo, magari non mi ricordo più neanche il contesto, ma so che quel paragrafo particolare mi aveva colpito e vado ricercarlo.

Non avendo una memoria eccezionale, nonostante i miei continui sforzi per migliorarmi, ho trovato una soluzione pratica, meno ottimale per i libri in questione naturalmente, ma molto utile a me: sottolineare e commentare!

Oggi, per fortuna ho un altro sistema…trascrivere questi brani su questo blog.

Forse questa cosa Vi annoierà…così fosse, vi prego di comunicarmelo… ma la voglio vedere anche come una condivisione di pensieri.

Molte persone avranno sicuramente letto gli stessi miei libri e forse non sottolineerebbero lo stesso paragrafo, ma il bello dell’essere umano è proprio questo, no? Essere tutti diversi….

Il libro di oggi è: “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery

“…Non vediamo mai al di là delle nostre certezze e, cosa ancora più grave, abbiamo rinunciato all’incontro, non facciamo che incontrare noi stessi in questi specchi perenni senza nemmeno riconoscerci. Se ci accorgessimo, se prendessimo coscienza che nell’altro guardiamo solo noi stessi, che siamo soli nel deserto, potremmo impazzire. Quando mia madre offre degli amaretti di Ladurée a madame de Broglie, non fa che raccontare a sé stessa la storia della sua vita, sgranocchiando il proprio sapore; quando papà beve il caffé leggendo il giornale, si contempla in uno specchio tipo autosuggestione del metodo Coué; quando Colombe parla delle conferenze di Marian, blatera davanti al riflesso di sé stessa, e quando le persone passano davanti alla portinaia, non vedono nulla perché lì non si vedono riflesse.
Io invece supplico il destino di darmi la possibilità di vedere al di là di me stessa e di incontrare qualcuno. …”

Non ho sottolineato i dettagli dei personaggi perché sono solo un esempio… la questione della portinaia è perché il libro è ambientato in una palazzina di livello benestante e la portinaia e considerata meno di nessuno tant’è che essa si finge ignorante e dimessa proprio per non ‘deludere’ gli abitanti del palazzo…

Non ho intenzione di scrivere un mio parere… Vi dico solo che mi ha colpito…ognuno tragga le proprie conclusioni.

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