PASTA FROLLA SENZA BURRO

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Ricercando qua e la su internet, e leggendo il blog di una ragazza che si interessa, come me, della bioterapia nutrizionale (http://www.ilpastonudo.it), ho trovato la ricetta della pasta frolla fatta con l’olio…senza burro…

Avevo già provato a farla, ma mai avendo l’accortezza ‘scientifica’ di emulsionare l’olio in modo da dargli una consistenza più simile al burro, di quanto non lo sia in natura… e tutto ciò come si ottiene?
Questa è una cosa che i vari blogger hanno imparato dal noto pasticcere Montersino… lo seguirò più spesso…
Cominciamo ad elencare tutti gli ingredienti…contate che io ho poi diviso l’impasto a metà facendone una metà dolce a biscotto, e l’altra metà salata a torta di verdure…. ma se poi avete un fidanzato curioso che vi chiede cosa state facendo mentre state dividendo a cucchiaiate l’emulsione di olio e uova (il burro vegertale insomma)…beh, o fate tutto l’impasto di un tipo o dividete i pesi prima di iniziare, altrimenti come a me, vi può capitare che i biscotti vi vengano un po’ troppo conditi e la torta salata un po’ troppo friabile… invece, usande le giuste proporzioni viene perfetta!
Ah, un’ultima cosa, io vi do la versione senza glutine, ma vi metto anche le quantità di farina per quelli che il glutine lo possono mangiare senza problemi.

– 430 g farina riso

– 100 g farina di mandorle (gli ingredienti della ricetta originale sono 330 gr di farina 00 o semintegrale
di tipo 2, e 200 g di farina di riso)
– 200 g fruttosio (o zucchero semolato)
– scorza grattata di 1 limone abbastanza grossso, oppure 2 piccoli
– semini di mezza bacca di vaniglia (comodissima è la vaniglia già sgranata biologica)
– 1 g sale alla vaniglia
– 250 g olio extravergine di oliva leggero (la prossima volta voglio provare con quello di riso)
– 50 g acqua
– 80 g tuorli (sono circa 4)

Mescolate le due farine in una ciotola capiente, oppure su un piano di lavoro. Create la classica fontana e nel mezzo mettete il fruttosio (o lo zucchero), la scorza grattuggiata del limone, la vaniglia e un pizzico di sale (avendo io fatto due impasti diversi, dopo aver dimezzato le  dosi delle farine, ho agginto 100 g di fruttosio e la vaniglia in un recipiente e circa 40 g di sale nell’altro)

 

In un recipiente a parte con l’aiuto del mixer ad immersione, oppure in un piccolo robot da cucina, versate l’acqua, i tuorli e cominciate a montarli.

 

Quando vedrete che cominceranno a diventare spumosi, aggiungetevi a filo l’olio… e già…il procedimento è lo stesso della maionese, e …non spaventatevi… il risultato è proprio lo stesso, stesso colore, stessa cremosità… è un’operazione che vi ruberà solo pochi minuti.

Mettete la ‘maionese’ in frigorifero per una mezzoretta… giusto il tempo di riportarla ad una temperatura bassa…quando si lavorano gli ingredienti, soprattutto con gli attrezzi meccanici, tendono sempre a scaldarsi un po’….

A questo punto possiamo passare a fare la nostra pasta frolla. Versate la ‘maionese’ nel centro della fontana, facendo attenzione a non sprecarne lasciandola attaccata sul contenitore dove l’avete montata.
Impastate con le dita la maionese con lo zucchero ed una volta che sono omogenei inizia ad incorporare pian piano anche la farina. Il risultato finale sarà un impasto un po’ sbricioloso come la pasta frolla più classica, ma che schiacciato tra le dita si compatti perfettamente…. sempre se nessuno vi distragga,…come vi ho detto prima 

Lasciate riposare la frolla in frigo per circa 30 minuti. Passato questo tempo potete sbizzarrirvi ad utilizzarla come più vi aggrada: crostate, biscotti, tartellette….

Avendo avuto io quel piccolo disguido (e poi qualcuno si chiede ancora perchè non voglio nessuno in cucina…), i biscotti li ho fatti manualmente, dividendo l’impasto a palline che ho poi schiacciato tra i plami delle mani e distribuiti sulle teglie rivestite da carta da forno… per la torta salata invece, è stata un po’ una lotta per tenerla insieme , inumidendo le mani con dell’acqua…

Ma alla fine il risultato è stato buonissimo lo stesso… non perfetto, ma è stato pur sempre la prima volta… devo dire che mi ripeterò più spesso.

Tornando a noi… Cuocete in forno caldo a 175°C per 12′ – 15 ‘, finché non sono leggermente dorati… o finchè la torta salata non sarà ben cotta.

Fate attenzione che questo tipo di impasto, quando è ancora caldo, è molle e si rompe facilmente se lo muovete con poca attenzione, ma una volta raffreddato diventa della consistenza giusta e i biscotti potranno essere conservati per più di una settimana in una scatola di latta…magari profumata con una bacca di vaniglia…

Direi che questo è un ottimo modo per non togliersi il piacere di una buona pasta frolla, pur tralasciando il timore del burro che cotto fa male oppure no….

E con gli albumi avanzati? Semplice: si aggiunge farina di mandorle e un po’ di cacao, di distribuisce l’impasto a cucchiaiate su una teglia rivestita da carta da forno ed ecco ottenuti dei biscottoni che sono una via di mezzo fra un amaretto morbido e un ricciarello…piuttosto rustico naturalmente…

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