ADORO CUCINARE DA SOLA E IN SILENZIO…

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Oggi è stata una di quelle giornate in cui un cambio di programma dell’ultimo minuto proprio non mi ha dato fastidio, anzi, è stato un modo per rilassarmi…ne avevo bisogno e mi sono sbizzarrita con l’arte culinaria… sono giorni che tiro come un mulo e sinceramente, starmene in casa, senza dover uscire, vestirmi a dovere è stato piacevole…mi spiace per l’amico con cui dovevo passare il pomeriggio che è stato poco bene, ma ci rifaremo.

Stamattina mi sono svegliata intorno alle 7.30 e sono scesa a fare colazione.

C’era già mia madre in cucina a bere il suo caffè e mi ha detto che per oggi voleva fare i dolcetti di castagne che tanto l’avevano ispirata su una rivista.

Naturalmente, essendo con una base di frolla, ha chiesto a me di preparargliela.

Non vi tedio con la ricetta, ve l’ho già scritta un sacco di volte, l’ultima quest’estate durante le vacanze. Unica variante ho usato un rapporto di 1 a 4 tra farina e zucchero, quindi è venuta volutamente poco dolce….continuando a leggere ne capirete il motivo.

Già che ero in vena di impasti e avendo voglia di pizza da giorni, ho impastato anche quella 

Insomma, la mattinata è stata piuttosto laboriosa, ma ha dato degli ottimi risultati in serata.

Cominciamo con i dolcetti di castagne.

Per poterli fare, oltre alla frolla, occorre far bollire una manciata di castagne e pelarle con cura…so che è un lavoro noioso e difficoltoso, ma ne vale la pena.

Ma andiamo con ordine elencando gli ingredienti:

  • 300 g pasta frolla non troppo dolce
  • circa ½ kg di castagne lessate e pelate
  • 3-4 amaretti secchi
  • 1 mezzo bicchiere di rum
  • 150 g zucchero semolato
  • 3 cucchiai di cacao amaro
  • 2 cucchiai di cacao zuccherato
  • ¼ di bicchiere di latte
  • Panna montata a piacere

Con la frolla rivestite dei piccoli pirottini (io ho usato gli stampi in PVC a fiore) facendola aderire bene ai bordi. Per cuocerli e non farli gonfiare alcuni usano i fagioli altri le palline di ceramica…io, in effetti, non ho usato nulla e i cestini sono venuti bene comunque.

Metteteli in forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti o fino a quando non saranno leggermente dorati in superficie.

Sfornateli e fateli raffreddare prima di toglierli dagli stampi, oppure se li avete fatti cuocere nei pirottini di carta potete lasciarli anche lì.

Nel frattempo schiacciate le castagne con lo schiaccia patate e tritate finemente gli amaretti; mettete poi tutto insieme aggiungendo lo zucchero e il rum. Deve venire una purea piuttosto soda.

A parte, in un piccolo tegame di acciaio, sciogliete i cacao con poco latte e mescolate a freddo finché non si sarà formata una crema omogenea, dopodiché ponetela su fuoco moderato e fare cuocere per pochi minuti, il tempo di addensare un pochino. Questa è un ottima crema al cacao decisamente magra, perché non contiene né uova né burro.

Fatela raffreddare brevemente e distribuitela con l’aiuto di un cucchiaino al centro di ogni cestino.

Poi, con l’aiuto di una siringa o una tasca per dolci, distribuite anche la purea di castagne.

Servite questi favolosi e gustosi dolcetti con un cucchiaio di panna montata dolce e insaporita con del rum. Vedrete che andranno a ruba.

Per la pizza invece gli ingredienti sono:

  • 250 gr di farina Manitoba
  • 150 gr di farina bianca 00
  • 100 gr di farina integrale
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 2 cucchiai d’olio extra vergine di oliva
  • Un cucchiaio di sale (aromatizzato alle erbe da un tocco in più)
  • Acqua tiepida quanto basta
  • ½ cucchiaio di zucchero

Il procedimento ve l’ho spiegato altre volte comunque fate sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida e aggiungete lo zucchero. Lasciate schiumare per 20 minuti circa e poi aggiungete farina quanto basta per fare un composto semiliquido. Lasciate riposare 15/20 minuti.

Dopodiché aggiungete le farine, il sale, l’olio e impastate il tutto con forza aggiungendo acqua quanto basta per poter ottenere un composto liscio e omogeneo.

Fatene una palla che metterete in una ciotola oliata, copritela e ponetela in frigorifero per 4/6 ore. La farina Manitoba richiede una lievitazione lenta e fresca, e il frigorifero è il posto ideale.

Una volta che ha raddoppiato almeno il volume, la pasta può essere stesa nelle teglie e condita a piacimento. Io stasera più che pizze ho fatto delle focacce.

Una con delle erbe essiccate e spezie, le altre con pomodorini secchi tagliati finemente, capperi, olive e funghetti… un goccio d’olio di ottima qualità e in forno a 200° per 20 minuti circa…sentirete il profumo.

 

Morale della favola… o meglio, della mia giornata: prendete la vita come viene, accettate benevolmente anche i cambi di programma, sfruttate il vostro tempo al meglio e, permettetemelo, filosofeggiate meno con parole e retorica e usate il silenzio e la meditazione per aprire le vostre menti… il mio maestro Reiki mi ha detto che anche cucinare è una forma di meditazione se fatto con passione e da come mi fa stare bene non posso far altro che dargli ragione.

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