TORTA DI COMPLEANNO

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Oggi era il compleanno del mio fratellone e ieri, quindi, mi sono cimentata in una torta di compleanno seria…. Non che fossi molto in forma, e si vede ahimè, non sono molta soddisfatta, ma ho voluto cimentarmi per la prima volta nella vera base per torte di compleanno, la così detta ‘genoise’ o più semplicemente ‘pasta genovese’… e non mi sono accontentata della ricettina scaricata su internet (ma forse era meglio)…no…no….ho rispolverato il mio tomone di cucina francese del noto Henry-Paul Pellaprat  e ho seguito la Sua ricetta… peccato che non ci siano mai i tempi di cottura e dettagli vari a cui siamo ormai abituati… beh…a dir la verità forse me lo dovrei leggere tutto il tomone prima di dire certe cose… ma sapete anche che della cucina francese, anche se storica, ci si può fidare si e no…. Oddio…. Chef (quelli veri)… non uccidetemiiiiiiiii…… noooo, la mia è solo ignoranza…perdonooooooooooo…..

  • 100 g farina bianca
  • 125 g di zucchero
  • 100 g di burro
  • 4 uova intere
  • Vaniglia oppure scorza di limone o altri profumi a piacere

Il procedimento è un po’ complicato…e non è che il risultato è stato fantastico, almeno a sensazione dato che non l’ho assaggiata, ma la consistenza non è venuta proprio come la volevo io…comunque è stata apprezzata eh… ma sapete che io sono la solita criticona…

Vi occorre un recipiente abbastanza capiente in metallo da poter usare col bagnomaria.

Cominciate a versarvi le uova e lo zucchero e a frullarlo energeticamente con l’aiuto delle fruste elettriche (a mano è da suicidio… io ci ho provato per un po’, ma poi ho ceduto alla tecnologia) finchè il composto non sarà spumoso, raddoppiato di volume e leggermente intiepidito. Togliete il recipiente dal bagnomaria e continuate a frullare finchè il composto non si sarà completamente raffreddato. A questo punto aggiungete la farina, il burro fuso (quest’ultimo non deve essere caldo) e gli aromi. E forse è stato qua il mio errore. Il Pellaprat dice di incorporare questi ultimi ingredienti con l’ausilio d una spatola, a poco a poco e molto delicatamente…. Io ho continuato ad usare le fruste e l’impasto, una volta cotto è venuto buono di sapore, ma troppo compatto… e il maestro dice proprio che sta qua il segreto della sofficità della genoise… volete dire che i maestri non sempre hanno torto??? Ohibò… la mia indole ribelle da studentessa non si deve essere ancora quietata…

Comunque, il punto è che una volta inglobata delicatamente farina, burro e aromi, versate il composto in una tortiera rivestita da carta da forno oppure imburrata e infarinate e infornate per circa 40 min in forno caldo a 180°/200°.

Fate la prova stuzzicadenti e se esce asciutto la potete sfornare, lasciare raffreddare e farcire come più vi aggrada. Io ho abbondato con crema pasticcera e cioccolato fuso…sarò stata anche poco in forma, ma insomma, l’impresa è riuscita, non ottimamente come dico io, ma neanche malissimo va là… in fondo siamo talmente abituati ai lieviti chimici per le torte, che cimentarsi così, in ricette dove non è previsto non è poi così semplice

 

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