POLENTA…

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State ridendo? Prima le minestre di verdure…ora la polenta??? Lo so…siamo quasi in aprile, ma è o non è tornato il freddo? E poi chi lo ha detto che la polenta debba per forza essere un piatto prettamente invernale, pesante e ingrassante? Ricordiamoci che per ogni porzione occorrono circa 100 grammi di farina.

Io amo la polenta…liscia… a volte è preferibile ad un piatto di pasta… gialla, bianca, di grano saraceno… e sapete quando è veramente eccezionale? Il giorno dopo…quando possiamo utilizzarla anche a ‘freddo’ o per fare gustosissimi crostoni. Certo è impagabile anche appena padellata, bollente, ma diciamo che è più invernale…o per giornate fredde e uggiose.

Comunque, per dare un ordine a questa ricetta: ogni tipo di farina richiede un diverso quantitativo d’acqua.

Generalmente il rapporto è di 1:4, quindi 2 lt d’acqua ogni 500 g, ma per quella bianca diventa 1:6. Poi c’è il fatto che in alcune zone viene servita morbida, in altre molto più compatta. Diciamo che come un po’ in tutte le cose, siamo noi che dobbiamo decidere quello che più ci aggrada. Sicuramente va fatta una precisazione sulla farina gialla. La si trova macinata fine e macinata più grossolanamente. Sceglieremo la seconda per una polenta più dura adatta a piatti forti come lo spezzatino, mentre se ci piace maggiormente morbida e la vogliamo accompagnare a del pesce o della verdura o dei funghi utilizzeremo quella macinata fine.

Altro dettaglio: la salatura dell’acqua. Anche qua va a gusto e teniamo sempre in considerazione la nostra salute, comunque, generalmente occorrono circa 10 g di sale per ogni litro d’acqua.

Portare ad ebollizione l’acqua (per fare più velocemente il sale lo aggiungiamo dopo che l’acqua ha preso il bollore) in un paiolo di rame o comunque pesante, versare a pioggia la farina e rimestare con un cucchiaio di legno molto spesso. Se dovessero formarsi comunque dei grumi vi svelo un segreto: date una breve frullata con lo sbattitore elettrico con le fruste normali…risolverà il problema in un batter d’occhio!

Per renderla più ‘morbida’ di gusto potete sostituire metà acqua con il latte, ma fatelo solo se accompagnate formaggi o verdure.

Per fare la polenta ci vuole pazienza…occorre almeno un’ora di cottura, se di più anora meglio, stando attendi a mescolare spesso in modo che non si attacchi.

Se avete optato per una farina macinata grossa avrete ottenuto una polenta soda che potete servire in tavola rovesciandola sul tagliere in legno apposito. Se invece è più ‘liquida’ e morbida potete usare una zuppiera e servire a cucchiaiate oppure servite direttamente nei piatti, fate questo soprattutto quando la accompagnerete da formaggio che adagerete sul piatto e poi ricoprirete con la polenta.

Volevo suggerire un utilizzo più…’fresco’…

Il giorno dopo (di qualsiasi farina sia sarà ben compatta) tagliate la polenta a fette spesse circa ½ cm e grigliate o in forno o su una piastra al naturale o ungendo la piastra di cottura con un velo d’olio. A parte fate cuocere delle uova al tegamino e servite con asparagi lessati e una spruzzata di zenzero o di peperoncino.

Un’idea ancora più primaverile? Tagliate la polenta a cubetti e aggiungetela ad una bella insalata…sostituirà alla grande il pane.

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