COLOMBINE

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Per questa ricetta devo ringraziare le tante persone (Minnie67, Germy, Papum, Tania di Dulcis in furno… e sicuramente ce ne sono altri che mi perdoneranno per la mancata citazione) che l’hanno pubblicata nei loro blog… e diciamo che proprio perché è stata provata da più persone diverse e tutte con estrema soddisfazione sembrerebbe, l’ho voluta provare anch’io…. Unica mia solita mania: fare delle varianti sugli ingredienti  (vi cito anche gli ingredienti originali… tranquilli….ahahahhaa)

 

Per l’impasto

  • 300 g di farina Manitoba + 200 farina semintegrale di tipo 2 (potete usare tutta Manitoba)
  • 100 g di fruttosio (oppure zucchero semolato)
  • 50 g di burro + 50 g di olio di arachidi (oppure 100 g di burro)5
  • 5 g di sale
  • 200 g di lievito madre (20 g di lievito di birra)
  • 2 uova
  • 1 tuorlo
  • Vaniglia naturale (io non l’avevo e ci ho messo un pizzico di cannella e scorza di limone)
  • Scorza grattugiata di un arancia (possibilmente bio)
  • 170 g di acqua circa

 

Per la glassa

  • 200 g di zucchero semolato o fruttosio
  • 100 g di farina bianca
  • Acqua quanto basta
  • Zucchero a velo

 

Per cospargere

  • Zucchero semolato q.b.
  • Zucchero a velo q.b.

 

Se usate il lievito madre occorre che lo rinfrescate il giorno prima…. Se invece usate il lievito di birra, fatelo sciogliere in un poco di acqua e con l’aggiunta di un poco di farina fate una pastella (primo lievito) che lascerete comunque riposare per almeno un paio d’ore in luogo caldo e riparato dalle correnti. Molti non usano questi accorgimenti e utilizzano subito il lievito. Da che mi ricordo io, quando ancora usavo il lievito di birra, questo procedimento lasciava alla pasta un retrogusto di lievito che non sempre può piacere. Facendolo fermentare un pochino, invece, si dovrebbe ovviare a questo problema…almeno in parte!

Tornando a noi: si prepara l’impasto aggiungendo al primo lievito tutti gli altri ingredienti impastandoli con metà acqua. Quando si è formata la palla aggiungetevi poco alla volta il resto dell’acqua e continuate a lavorare (nulla vi impedisce di usare un buon impastatore ).

Quando l’impasto risulterà elastico e bello liscio, mettetelo a lievitare coperto da una pellicola per almeno un’ora se usate il lievito di birra…per 6/8 ore se usate la madre.

Se l’impasto dovesse risultare troppo molle, rigiratelo su se stesso un paio di volte a distanza di una mezz’oretta l’una dall’altra… in questo modo la pasta prende una maggiore consistenza… vi sembrerà magari una sciocchezza, ma capita proprio così…

Più lavorate l’impasto maggiormente risulterà liscio ed elastico…. Questa è una cosa che non va mai dimenticata quando si lavorano gli impasti da lievitazione… a maggior ragione se contengono grassi.

Trascorso il tempo della lievitazione, tagliate l’impasto in pezzi da circa 100 grammi l’uno…a me ne sono venuti 18… ma usando il lievito di birra ne otterrete qualcuno meno.

Ora dovete procedere ad ‘incartare’ ognuno dei panetti, il che vuol dire non fare altro che rigirali su se stessi una paio di volte come per creare dei fagottini (o specie di chioccioline di pasta di pane).

Lasciate riposare per circa un’oretta e procedete dividendo ciascun panetto a metà, incartando ancora ciascun pezzetto per una sola volta, facendo in modo che il taglio (che questa volta potete fare anche con un coltello) rimanga all’interno. Lasciate riposare ancora un poco i panetti riposti su di un ripiano infarinato.

Ora procedete con la composizione delle colombine. Una prima metà la utilizzerete per le ali, l’altra per il corpo. Le ali non sono altro che il primo pezzetto che allungherete facendolo rotolare su di un piano come a creare un salsicciotto un po’ più largo agli estremi, che piegherete a creare una specie di U rovesciata.

Per il corpo, il procedimento è lo stesso, ma il salsicciotto andrà sagomato in modo che venga più sottile in due punti intermedi, mentre sarà più grosso e tondo per la testa, ovaloide allungato per il corpo e un tondo più piccolo per la coda. Non è semplicissimo, ma vi assicuro che con l’ultima lievitazione le imperfezioni scompariranno…vi faccio vedere le foto proprio per questo…. Così non vi preoccupate nel caso vi cimentiate in questa impresa!

Questo secondo rotolino posatelo a cavallo della U rovesciata in modo che la parte più sottile vicino alla ‘testa’ sia a cavallo della U. Fate questa composizione direttamente sulla piastra del forno preventivamente coperta con carta da forno, in modo che non andrete più a muoverle prima della cottura.

A questo punto, quando avrete tutte le vostre colombine pronte, lasciate lievitare tanto quanto basta a farle aumentare più del doppio del loro volume. Visto come solo diventate belle cicciotelle Belline vero? A pensare com’erano bruttine prima….

Potete procedere con la preparazione della glassa composta dallo zucchero semolato, dalla farina e acqua quanto basta per ottenere un composto denso, ma spalmabile con un pennello (non deve colare…. O meglio, ne deve rimanere uno strato spesso a sufficienza sulla pasta…ma un po’ cola…soprattutto se siete un po’ di corsa…).

Cospargete bene le colombine facendo attenzione alla delicatezza con cui andrete a spennellare la glassa. Troppa irruenza potrebbe farvi perdere la lievitazione.

Cospargete poi con lo zucchero semolato per farne uno strato sottile, una spolverata insomma, e successivamente con uno strato abbondante di zucchero a velo e infornate a circa 220° a forno statico per 8/10 minuti…. Non devono asciugare molto altrimenti perderebbero sofficità … o, come è capitato a me, risulterebbero troppo asciutte fuori….

Qua le vedete cotte…e con un ulteriore spolverata di zucchero a velo… a me si è sciolto quello meso prima…non so perchè…. mah…

Dentro per fortuna mi son venute sofficissime… ooooh… mi sono dimenticata di fotografarle ‘sezionate’…. Domattina a colazione provvederò….

Diciamo che per essere stata la mia prima volta sono abbastanza soddisfatta…. Ah, non pensate che siano come la classica colomba… noooo… queste sono le colombine tipo brioches… un po’ più semplici, sicuramente molto più leggere…magari per la colomba classica, quella con sopra le mandorle per intenderci, ci penso la settimana prossima… forse… non so…. vedrò….

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