PROVE TECNICHE DI NATALE… IL PANETTONE

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Ebbene, avendo ormai preso dimestichezza con la pasta madre, potevo esimermi dal provare a fare questo dolce che quasi tutti dicono impossibile fare in casa???

NOOOO….non sarebbe da me…

Ebbene eccolo…certo, nella versione Elena e quindi con i seguenti ingredienti per circa 26 panettoncini (ho usato i pirottini di alluminio di diametro 8/10 cm):

  • 250 g di p.m. di farina Manitoba
  • 600 g di farina bianca tipo Manitoba o 00 + eventuale per lavorare l’impasto
  • 250 g di uvetta sultanina
  • 200 g di canditi mista di buona qualità
  • ½ baccello di vaniglia
  • 200 g di fruttosio (voi potete anche usare lo zucchero)
  • 3 uova intere + 1 per spennellare
  • ½ bicchiere di olio extra vergine di oliva
  • Cannella in polvere

Ho unito alla p.m. la farina, le uova, l’olio e il latte che avevo fatto intiepidire e in cui avevo sciolto il fruttosio, ammollato le uvette e la vaniglia. Mi sono fatta aiutare da un impastatore, perché un po’ il freddo, un po’ per il continuo utilizzo del mouse in ufficio, i miei polsi, non sempre ce la fanno a starmi dietro…

Mentre la macchina impastava con tenacia, ho versato anche i canditi. L’impasto non deve venire molto duro, anzi… diciamo che il problema è proprio quello… dato che l’ultimo tocco, comunque, lo do sempre a mano, la consistenza dell’impasto un po’ appiccicoso rende la cosa un po’ difficoltosa… ma essendo comunque piuttosto elastico, basta infarinare un po’ le dita e vedrete che la cosa risulta fattibile.. Mi raccomando, deve avere un’elasticità simile all’impasto della pizza…. In fondo è un pan dolce…

Questa bella ‘pallotta’ profumata l’ho messo a lievitare in un grosso contenitore di acciaio… vado a letto sempre col patema che tutto ciò che impasto possa non lievitare, ma se invece lievita c’è il problema di contenerlo… e prima di trovarmi il forno invaso, tendo sempre ad usare contenitori adeguatamente grandi. Contate che l’impasto deve almeno triplicare.

Ho inciso la superficie a croce e l’ho messo in forno che avevo preventivamente acceso e poi spento. Notoriamente il panettone deve lievitare a circa 23/25°…  ecco, in casa mia quella temperatura non c’è se non in estate, quindi il trucco di scaldare il forno al minimo per qualche minuto unisce il fattore temperatura al fatto che l’impasto rimane protetto dalle correnti d’aria..cosa fondamentale per ottenere un buon risultato.

Stamane ho ripreso l’impasto lievitato a dovere e l’ho suddiviso in palline di circa 40 g l’una (devono riempire meno della metà del pirottino) e l’ho rimesse a lievitare nei pirottini preventivamente imburrati, incidendo sempre la superficie a croce. Questo è un trucco da ‘intenditori’…la croce non è, come ci vuole far credere la religione cristiana, un simbolo religioso, no..no… quando l’impasto è lievitato a puntino, lo si nota perché la croce è perfettamente aperta e quasi invisibile..se ne vede solo una traccia fra il cumulo della lievitazione.

Dopo qualche ora avevano già superato di un bel centimetro il bordo del pirottino. Li ho spennellati con uovo sbattuto con un pizzico di cannella…ho distribuito un po’ di granella di zucchero e via in forno, per circa ½ ora a 200°. Sentirete il profumo, ma soprattutto sentirete come non assomigliano affatto ai panettoni acquistati  un po’ perché l’olio rende tutto molto, ma molto più leggero e un po’ perché, signori cari, come potete pretendere che un panettone da 1 kg acquistato a pochi euro abbia ingredienti genuini e non il ‘sapore di burro’, ‘sapore di vaniglia’ e uova liofilizzate? …tutto acquistabile nei negozi all’ingrosso non c’è che dire, tutto commestibile…. ma volete stare a riprodurre un sapore prettamente industriale??? Ma daiiiiiiiii….

Per ora Vi mostro solo la foto del prodotto finito, ma quando replicherò a Natale documenterò i vari passaggi… come al solito ho dovuto fare tutto di corsa e il tempo è quello che è… …e, a proposito, per chi volesse il procedimento del lievito madre può sempre scrivermi, è un lavoraccio impegnativo, ma è alquanto soddisfacente, non vi pare?

Questi sono i panettoncini

E questo è il panettone, da circa 600 g … non avevo abbastanza leccarde del forno… ho dovuto farne uno un po’ più grosso in una teglia…

 

Tutti di un soffice spettacolare… e leggeri leggeri… sarà che io il panettone comprato non lo riesco a mangiare perchè mi torna su il sapore per due giorni, sarà che ormai sono un po’ fissata con la genuinità, ma ormai questi sono i MIEI sapori, ed è una soddisfazione quando mi sento dire: BUONIIIIIIIIIIIIIIIIIIII…. ahhahahaha…. anche il mio egocentrismo vuole la sua parte di nutrizione!!

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